Fondente puro - mousse au chocolat

Qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda fantastica: se la femminilità fosse un vestito, quale sarebbe? La persona che mi ha posto questo quesito non ha fatto in tempo a finire la frase; avevo già chiara nella mente, istintivamente, la risposta: un vestito di velluto rosso.

Forse tutte le donne, ad un certo punto della vita, si chiedono cosa sia davvero la femminilità. A volte ci si trova di fronte a questa domanda perchè non ci si sente "complete", perchè "manca un pezzo", oppure perchè si è creduto che essere femminili significasse ostentare qualcosa, altre ancora perchè inevitabilmente (e fortunatamente) si cresce e si arriva a volersi conoscere davvero, anche sotto questo aspetto. La risposta? Quella che mi viene in mente è che, essenzialmente, la femminilità sia un'energia, una vibrazione sottile che non ha bisogno di "stare fuori", di essere riconosciuta dall'esterno, ma solo di nutrirsi e amarsi, di godersi la propria essenza, così com'è.

Tra i miei pensieri, mi sono chiesta quindi: se la femminilità fosse una ricetta, quale sarebbe?

Anche qui, nessun dubbio: la mia mousse al cioccolato fondente!
E allora ho aperto l'armadio, ho indossato il mio vestito di velluto rosso (non ridete), quello che amo di più, quello che ho comprato per essere davvero speciale, e mi sono messa a cucinare.
L'ho fatto per me stessa...

Ingredienti per due persone:
100 gr di cioccolato fondente
50 gr di zucchero
50 gr burro
2 uova
1 cucchiaio da tavola di maizena
1 pizzico di peperoncino

Preparazione:
In una pentola antiaderente fate sciogliere a fuoco bassissimo il burro e il cioccolato.
Spegnete il fuoco (una volta che tutto il burro e il cioccolato si siano sciolti), separate i tuorli e aggiungeteli insieme allo zucchero, alla maizena setacciata e al peperoncino.
Montate i bianchi dell'uovo e incorporateli al composto di cioccolato, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.
Versate la crema in bicchierini e lasciatela in frigorifero per almeno un paio d'ore.
Servite con panna montata (se davvero volete esagerare...) e guarnite con petali di rosa profumati (vi consiglio la rosa tea).

L'apparecchiatura:
Immagino un tavolo piccolo, coperto da una tovaglia antica, candida e perfetta, candele che illuminano dolcemente il viso dei commensali e petali di rosa che accarezzano, con il loro profumo, la conversazione.

La musica:
Penso al concetto di femminilità e mi vengono in mente Ella Fitzgerald, Etta James, Nina Simone.
In particolare sorrido e mi emoziono ascoltando il testo - fantastico - di Fever cantato da Ella... "Julie, Baby, you're my flame!".
http://www.youtube.com/watch?v=gjcHbb2BOGU

Il film:
Chocolat! Ok, questa mousse è al cioccolato, ma il punto non è questo: vi ricordate quanta femminilità sprigionasse il personaggio di Juliette Binoche? Che donna meravigliosa. Non c'è davvero bisogno di trucchi, di tatuaggi a forma di farfalla in vista, di forzature. No, non è questa la femminilità. E' un sentire profondo e intelligente, uno scambio consapevole e giocoso, un mondo integro e vitale. E' un luogo dove perdersi, di Gioia e di Bellezza, per poi ritrovarsi.

 

 

Pure fondant - dark chocolate mousse

Some days ago, someone asked me a wonderful question: if femininity were a piece of clothing, which one it would be? The person couldn't finish the question; I had already the answer, clear and insitinctive, in my mind: a red velvet dress.

Maybe, all women, at a certain point of their lives, ask to themselves what is real femininity. Some times we face this question because we do not feel "complete", because we "miss something", or because we believed that being feminine meant flaunting something, and other times, because inevitably (and fortunately) we grew up and we arrived to really want to know ourselves, also in this side. The answer? The first thing that comes to my mind is that, essentially, femininity is an energy, a subtle vibration that doesn't need to "be outside", it doesn't need to be recognized from the external, but it just needs to be nourished and loved, in order to enjoy its essence, just as it is.

In my thougths, I asked to my self: if femininity were a recipe, which one it would be?

And again, no doubts about it: my dark chocolate mousse.

And so, I opended my wardrobe, I put on my red velvet dress (please, don't laugh!), yes, that one I love most, that one I bought to be really special, and I started cooking.

Just for myself...

Ingredients:
100 gr of dark chocolate
50 gr of sugar
50 gr of butter
2 eggs
1 t.s of corn flour
1 little pinch of hot chili powder

Preparation:
In a non-stick pot make the butter and the dark chocolate melt. The fire must be very low.
Turn off the fire (when the butter and the chocolate are completely melted), separate the yolks and add them to the chocolate, also with the sugar, the corn flour and the hot chili powder (just a tiny pinch of it!).
Now, beat the egg whites until they will be firm and incorporate them with the chocolate cream. Mix all with love, of course.
Pour the chocolate cream in a nice and stylish liqueur glasses and put them in the fridge for, at least, two hours.
Serve with whipped cream (if you really want to exaggerate...) and garnish with rose petals (I suggest you the parfume of the beautiful tea rose).

Setting the table:
I imagine a little table, covered by an immaculate and perfect old linen tablecloth, some candles that illuminate the guests and some rose petals that caress, with their fragrance, the conversation.

The music:
I think to the idea of femininity and here they come to my mind: Ella Fitzgerald, Etta James, Nina Simone. In particular I smile and I am so amazed when I listen to the lyrics of Fever by Ella...
"Julie, Baby, you're my flame!".
http://www.youtube.com/watch?v=gjcHbb2BOGU

The movie:
Chocolat! Ok, this is a chocolate mousse, so it's easy to choose this film, but actually, I wasn't thinking about this: do you remember how feminine was the character of Juliette Binoche? What a woman! There's no need to use tricks, there's no need to force anything.
Femininity is a deep and intelligent way to feel, a conscious and playful exchange, an honest and vital world. It's a place where one can "get lost", in Joy and Beauty, and then, find him/her self again.

 

 

Il patè del finto tonno

Avete presente quando da piccoli (e non eravate ancora vegetariani) vi faceva impazzire la salsina di tonno sopra il vitello tonnato? Cosa non avremmo fatto per poterne avere una ciotolona tutta per noi?

Per poi scoprire un giorno bellissimo che era possibile prepararla senza per forza dover mangiare anche il resto.

E alla fine, la vera Scoperta (per caso): una versione vegetariana che ne ricorda il gusto e il profumo...

Ecco qui come ho voluto rivisitare la salsa di tonno, facendola diventare un po' più soda e trasformandola quindi nel patè del finto tonno.

Ingredienti per due persone:

1 confezione di ceci al naturale in scatola (ma quanto sono buoni i ceci?)

1 manciata di olive nere

1 cucchiaino di capperi sotto aceto

3 cucchiai da tavola di olio extravergine d'oliva

1 ciuffetto di prezzemolo

qualche goccia di limone

1 cucchiaino di scorza grattugiata di limone

Preparazione:

Premetto che, se preferite, potete utilizzare per questa ricetta, anche dei ceci secchi, dopo averli messi a bagno per una notte e averli lessati in pentola a pressione, ma a me piace essere veloce e così vi consiglio tranquillamente di usare i ceci al naturale in scatola.

In un mixer mettete tutti gli ingredienti e frullateli per qualche minuto. Se il composto fosse troppo sodo, aggiungete un pochino di acqua.

Servite a temperatura ambiente, dopo aver fatto riposare il composto per un quarto d'ora. Non ho ancora capito come mai, ma ho notato che se si lascia il patè di finto tonno a rilassarsi per un po', diventa ancora più buono. Una sorta di Spa per patè!

Servite con crostini integrali oppure spalmatelo su un letto di patate lesse...

L'apparecchiatura:

Mani, mani, mani. Questo patè è anche perfetto per un pic-nic!

La musica:

Bah, sarà che è arrivato l'autunno, sarà che le giornate iniziano ad essere proprio cortine, sarà che ho ancora voglia di caldo e di spiaggia e non so cosa darei per poter andare a trovare un'anima meravigliosa che vive a San Paolo... ma vi consiglio, mentre il patè si riposa un po', di ascoltare e godervi un cd di bossanova brasiliana: Joao Gilberto, Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim...

Ah, la musica brasiliana... vera, naturale, rilassata, piena d'amore e di magia, semplicemente meravigliosa.

Il film:

Visto che il patè si chiama "del finto tonno" e questo nome mi ricorda, come assonanza, un finto tonto, vi consiglio, giusto per giocare con le parole, un film che ha come protagonista un personaggio straordinario, assolutamente sorprendente, il re dei finti tonti: Forrest Gump. Questo film ogni volta mi apre il cuore e mi racconta quanto noi, la vita, tutto l'universo siano permeati di vero, puro amore.

The fake tuna patè

Do you remember when you were just a kid (and probably not yet vegetarian) and you got crazy for the tuna sauce on the top of the vitello tonnato (veal meat topped with a tuna sauce)? What would you have done to have a big bowl of it just for yourself?
And then discover, one wonderful day, that it was possibile to have just the sauce, without eating all the rest...
And, at the end, the true Discovery (by chance!): a vegetarian version able to recall its taste and wonderful smell...
So, here I am with my tuna sauce remake, a little bit more firm and transformed in the fake tuna patè.

Ingredients for two:
1 natural chickpeas can
2 T.s of black olives
1 t.s of capers (in vinegar)
3 T.s of extravergin olive oil
1 tuft of parsley
some lemon drops
1 t.s of grated lemon peel

Preparation:
I have to say before starting that, if you wish, you can also use dried chickpeas, after you left them one night in water and after you cooked them in a pressure cooker. But, I must say that I like to be fast and so I suggest you to use, without any problems, the already cooked natural chickpeas.
So, here the recipe: just mix all the ingredients together and if the patè is too hard, just add a little bit of water.
Serve at room temperature, after you left the patè having a little bit of rest, at least for 15 minutes. Well, I do not know why but I noticed that if you leave the patè in relax, it becomes much better. A sort of  "Patè Spa". Very chill-out!
Serve with whole wheat flour croutons or just spread it on a boiled potato base...

Setting the table:
Hands, hands, hands. And, you can absolutely eat it during a pic-nic!

The music:
Maybe it's because it's already autumn, maybe it's because the daylight is getting shorter and shorter, maybe because I still would like to have some sun and beach and I would do anything to go to visit a wonderful soul who lives in San Paolo... but I suggest you, while the patè is relaxing, to listen to a brazilian bossanova cd: Joao Gilberto, Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim...
Ah, brazilian music... true, natural, relaxed, full of love and magic, simply wonderful.

The movie:
So, in italian this patè is called "del finto tonno" and it's quite difficult for me to explane in english the pun through which I arrived to the movie Forrest Gump. But I'll try it: in italian we say that one is a "finto tonto" that means a smart guy who pretends to be stupid (it's a strategy of course...). So, "del finto tonno" (fake tuna) had the same "sound", more or less... So, I tought about the king of the "finti tonti" and here we are with Forrest Gump. Does it make sense to you? I do hope so...
I just can say that this film all the time opens my heart and shows me how much pure Love is around us, in our life and also in the universe - that is working for us...

La mia carbonara

Come avrei mai potuto, essendo figlia di un romano, rinunciare ad uno dei miei piatti preferiti?
La carbonara... Tipico, meraviglioso, appagante piatto della cucina tradizionale romana.
Si, però si poneva il "problema pancetta" e non intendo solo quello legato al mio giro vita...
Ho assaggiato versioni della carbonara con zucchine, con fiori di zucca, con tofu affumicato ma, detto tra noi, non mi hanno dato molta soddisfazione.
E così, ho provato a fare un esperimento e credo che sia riuscito piuttosto bene, potete provare anche voi...

Ingredienti per 2 persone:
160 g di spaghetti (quelli di kamut sono davvero eccezionali)
2 uova
1 cipolla dorata grande
1 manciata di parmigiano
1 manciata di pecorino romano
4 cucchiai da tavola di olio extravergine d'oliva
pepe, sale e noce moscata



Preparazione :
Scaldate l'olio in una padella grande, tagliate a cubetti piccoli la cipolla, salatela e fatela soffriggere a fuoco vivo, fino a farla diventare piuttosto croccante.
Nel frattempo, fate bollire l'acqua, salatela e buttate gli spaghetti.
In una ciotola sbattete le uova intere, aggiungete il parmigiano, il pecorino, un pizzico di sale, il pepe e la noce moscata.
Quando gli spaghetti sono cotti, riscaldate velocemente le cipolle, scolate la pasta e mettetela nella padella. Spegnete il fuoco e versate pian piano sulla pasta il contenuto della ciotola, mescolando in modo tale che si crei una crema e non una frittata... E' il calore dell'olio e della pasta che cuoce l'uovo, non la padella!
Servite, aggiungendo ancora un po' di parmigiano e pepe macinato fresco.

L'apparecchiatura:
Io non so voi, ma io la vedo così: un terrazzo al tramonto d'estate, una tovaglia a scacchi bianchi e rossi e, accanto a voi, la persona che amate di più.

La musica:
Ad una carbonara abbinerei, senza dubbio, la musica della fantastica Gabriella Ferri.
Ma se preferite entrare davvero nello spirito di Roma, potete andare sul sito http://www.trastevere.tv/ e vivere una vera "esperienza romana"! Niente male, davvero niente male...!

Il film:
Non ho dubbi, uno dei film più belli che abbia mai visto in vita mia: Fantasmi a Roma.
Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, c'è altro da aggiungere?...

Alla prossima ricetta...


My carbonara

How could I gave up to one of my favourite recipes, having a daddy from Rome?
The carbonara... Tipical, marvelous, fulfilling, traditional Roman dish.
Ok, but there was the "bacon problem", called in italian "pancetta" that means also that kind of "belly" that you gain when you do not have any sport and so I am not talking about my waistline (the six pack that maybe, one day, in my dreams, I will have....!).
Ok, whatever!
I had the opportunity to try different veg versions of this recipe: with zucchini, zucchini flowers, smoked tofu, but....no one gave me real satisfaction.
So, I tried to make an experiment and I think you can try it too...

Ingredients for two:
160 g spaghetti (the kamut type is the best for me)
2 eggs
1 golden onion
2 T.s of parmisan
2 T.s of pecorino romano cheese
4 T.s extravergin olive oil
pepper, salt and nutmeg

Preparation:
Heat the oil in a big pan, cut the onion in little cubes, put a pinch of salt and pepper e make the onion vivaciously fry in the oil. It must get quite crunchy.
In the meantime, boil in a pot plentiful salted water and cook the spaghetti for 10 minutes. Please, wait for the water boiling point, then you put the pasta in the pot...
In a bowl, mix the eggs, the parmisan, the pecorino cheese, a little bit of salt, pepper and the nutmug.
When the spaghetti are ready, heat again the pad with the onions, strain the pasta e put it in the pan.
Switch off the fire. Very gently but quickly, pour the eggs and cheese on the pasta and mix it all.
It's the heat of the oil and of the spaghetti that cooks the eggs, not the pan! So the result will be a cream, not an omelette...
Serve with a little bit of parmisan and some fresh black pepper on top.

Setting the table:
I really imagine this: a summer sunset terrace, a red and white chequered tablecloth and, just close to you, the person you love most.

The music:
To a carbonara I would match a tipical Roman singer, Gabriella Ferri. She has an amazing voice.
But, if you prefer, go deep into the spirit of Rome, please visit this website: http://www.trastevere.tv/.
You'll live a true "Roman experience"! Not bad, really not bad...!

The movie:
Without any doubts, I suggest you one of the most wonderful movie I've ever seen in my life: Fantasmi a Roma (Ghosts in Rome). Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, the greatest italian actors we ever had. Maybe you'll not understand a word (it's only in italian)... but you'll feel for sure the Art and the Spirit of Rome.

Bye, I send you my Love.

Comincia l'Avventura...

Ed eccomi qui, finalmente...

Devo dire la verità, sono anche un po' emozionata, inizia la mia avventura-blog!

Per prima cosa voglio dirvi che sono felice. Beh, oggi lo sono proprio... Sono felice perchè questo è un progetto che mi fa sentire viva, mi dà gioia e l'idea di poter scrivere e, nello stesso tempo, parlare di cucina vegetariana è proprio un bellissimo regalo arrivato al momento giusto...

Ormai sono 8 anni che sono vegetariana; è stato un processo graduale, una scoperta, forse una rinuncia a volte, ma se devo essere sincera, penso che sia  stata davvero una scelta che mi ha cambiato la vita.

La decisione aleggiava da mesi ma è finalmente arrivata dopo aver letto "Un altro giro di giostra" di Tiziano Terzani. Leggere quelle pagine dove Tiziano spiega cosa significhi "allevare un animale, nutrirlo, conoscerlo e poi... mangiarselo!" mi ha davvero fatto riflettere sul perchè facciamo le cose: di base, per abitudine.

Perciò, proprio in quel momento, mi sono fermata e mi sono chiesta se fosse davvero questo ciò che volevo per me stessa e per la Natura che avevo attorno. Era questo il modo nel quale volevo vivere? Era così che volevo relazionarmi con gli altri esseri viventi, con gli animali che tanto dicevo di amare? E la risposta è stata così liberatoria! No! Non voglio più dovermi nutrire della sofferenza di qualcun altro! Che cosa meravigliosa il cambiamento!

 

Negli anni, ho fatto anche un altro piccolo passo che mi ha portato ad aprirmi ad ulteriori visioni: ho scoperto che esiste un Ingrediente Segreto che è in grado di trasformare in modo speciale il cibo, chi lo riceve e perfino noi stessi. Ma di questo parlerò più avanti, per condividerlo meglio con voi...

 

Quello che vi posso dire ora è che in questo Blog vi proporrò tante ricette della tradizione italiana, ma rivisitate in chiave vegetariana. Un cosa del tipo: Tutto quello che avreste voluto mangiare ma che non avete mai osato assaggiare - perchè aveva dentro la carne - ora rinascerà in versione veggie!

Ma non solo: troverete anche ricette legate ai viaggi che ho avuto la fortuna di vivere, ai paesi che ho visitato e amato di più, alle persone che ho incontrato e che mi hanno insegnato qualcosa di speciale e, naturalmente, scoprirete in che modo l'Ingrediente Segreto lavora magnificamente mentre cucinate.

 

Per ora è tutto, ci vediamo prestissimo, in cucina....
Love, Caterina.

 

My new Adventure

Here I am, at last...
I have to be honest, I am really excited: my "Blog Adventure" has begun!
First of all, I would like to tell you that I am very happy.
Yep, today I am happy indeed... I am happy because this is a project that makes me feel "alive", that gives me joy and the idea to be able to write and, in the same time, to talk about vegetarian cousine, is a beautiful gift arrived at the right time...
It's already 8 years that I am vegetarian; it hs been a gradual process, a discovery, maybe a renunciation in some cases, but I have to be sincere: it changed my life.
I was thinking about vegeterianism for a while but after I read Tiziano Terzani's book "Un altro giro di giostra" everything was clear. He writes: "You farm an animal, you feed it, you know it and then... you it it!" and so I thought: "Why?". Just for habits!
So, in that moment, I stopped and I asked to myself: "Is it this what you want for yourself and for the Nature you have around you?". "Is it this the way you want to live?". "Is it this the relationship you desire with the animals that you say you love so much?".
NO, of course no! I do not want to eat something that has soffered because of me.
What liberation! What a beautiful thing is to change!

I have to say also that, during the years, I discovered that it does exists a real Secret Ingredient able to transform, in a spectacular way, the food, the person who is receiving what we cooked for him/her and also us, the person who prepared the food. But I'll talk about it later, because I really want to share it with you all...

What I really want to tell you now is that in this Blog you'll find many traditional italian recipes,but in a vegetarian version. Something like: All you ever wanted to eat but were afraid to taste - because there was meat inside - well, now will be available in a veggie version!
And also you'll find my personal recipes, founded in the trips I had the fortune to live, linked with places and people that I loved most and, of course, you'll discover how the Secret Ingredient can work, in a truly lovely way, while you are cooking.

So, see you in my kitchen!
Love, Caterina.

ps: Please forgive my english mistakes!...I am italian!



Ciao Amici,
presto saranno disponibili i contenuti di questo mio nuovo Blog.
Vi aspetto...
Caterina

 

Dear Friends,
soon my new Blog will be ready to start...
A big hug,
Caterina